Patate fritte, un modo diverso per cucinarle

 

Lavare con acqua fredda accuratamente le patate con tutta la loro buccia, quindi asciugarle.

Tagliarle a fette con tutta la loro buccia, per intenderci tipo “spicchi di mela” dello spessore verso la buccia indicativamente di circa un dito.

Disporle in una pirofila da forno aggiungendovi un pò di aglio sbucciato, alcuni rametti di rosmarino e qualche piccola noce di burro distribuite uniformemente sopra le patate una volta che sono state tutte messe nella pirofila (il burro deve essere poco, per 1kg di patate circa 10-15gr di burro).

A questo punto passare la pirofila al forno già caldo a 250°C e appena il burro si è ben sciolto, estrarre le patate e con l’aiuto di due cucchiai rigirarle accuratamente, dopo di che rimettere il tutto nel forno per circa 15-20 minuti, sempre a 250°C, il tempo che le fette di patate si coloriscano un po’, quindi estrarre la pirofila dal forno e lasciare raffreddare il tutto.

Una volta che le fette di patate si sono raffreddate, togliere lì’aglio e il rosmarino.

In un tegamino (o friggitrice) versare abbondante olio di semi e riscaldarlo a fiamma viva ben, bene. Raggiunta la temperatura giusta, friggere le fette di patate (per capire se la temperatura dell’olio sia giusta, messa ad esempio una fetta di patata, questa deve friggere bene immediatamente). Le patate devono friggere immerse nell’olio di semi, una volta ben rosolate con una paletta forata estrarle dall’olio e disporle in un vassoio, o recipiente,  dove si è preventivamente disposta della carata assorbente sul fondo. Servirle le patate fritte ben calde.

Per quanto riguarda l’olio di semi si consiglia quello di arachidi, ma va bene anche quello di girasole. Evitare quello di palma o di oli misti, perché sono poco salutari se raggiungono alte temperature.