Gli inglesi durante il secondo conflitto mondiale causarono la morte per fame di più di 3.000.000 di bengalesi, all’epoca sudditi britannici. Churchill ordinò di immagazzinare per le truppe inglesi impegnate nel conflitto il 90% del raccolto del Bengala, lasciando alla popolazione solo il rimanente 10% (Il Bengala si può considerare il granaio dell’India) e questo anche se al fronte erano impegnate truppe indiane essendo l’India una colonia inglese. L’ostilità del Governo inglese nei confronti dell’India fu particolarmente cinica e spietata, perché non solo sottrasse alla popolazione del Bengala quasi tutte le risorse alimentari di base, ma negò l’offerta pervenuta dal Canada e dagli USA di inviare aiuti alimentari (circa

110.000 tonnellate di grano) per la popolazione del Bengala ridotta alla fame!

Ma non tutti gli indiani erano disposti a sottostare al volere degli inglesi, perché visti come il loro nemico principale. Tra questi Netaji (Condottiero), il suo nome era Subhas Chandra Bose, ancora oggi ricordato come eroe della nazione. Bose fu a capo dei nazionalisti indiani e contribuì significativamente all’indipendenza dell’India dall’Inghilterra. Non fu quindi solo Gandhi l'unico promotore della cacciata degli inglesi dall'India anche se la storiografia ufficiale gli attribuisce tutto il merito.

Ma questo è dovuto probabilmente al fatto che nel 1942 Bose e i nazionalisti indiani aderirono alle forze dell’Asse per combattere a fianco della Germania  con la Legione Indiana delle SS (Freies Indien).  L’adesione di Bose alle forze dell’Asse fu preceduta nel 1941 anche da un incontro con il Duce (accompagnato da  Ciano all’ora ministro degli esteri italiano). La legione indiana delle SS era composta da tre battaglioni di fanteria, una compagnia di artiglieria, una anti-carro, più altre di vario genere. Queste formazioni  inizialmente erano comandate da ufficiali tedeschi e poi anche da ufficiali indiani. La Legione Indiana combatté a fianco dei tedeschi anche dopo che questi si ritirano dalla Francia sino alla caduta di Berlino.