Cercare di capirci qualcosa sull’attuale situazione politica italiana può sembrare una presa in giro, tante sono le contraddizioni e i paradossi che risulterebbe praticamente impossibile poter darne una spiegazione logica e razionale.
Immaginiamo che dopo un lungo periodo di coma una persona si risvegli e inizia ad ascoltare i notiziari e a leggere voracemente la stampa per recuperare il tempo perduto.
Ascolta e riascolta più volte i vari telegiornali su più canali e legge e rilegge più volte i tanti articoli di giornale che parlano di politica e si convince che forse sarebbe opportuno richiedere delle visite specialistiche di controllo, ritenendo fondato il rischio che il periodo trascorso in coma potrebbe avergli procurato qualche danno celebrale: non riesce a capire cosa sta succedendo e soprattutto ad interpretare il significato delle parole che ha ascoltato dai tanti personaggi politici che siedono in Parlamento. Fa più visite comprese tac e risonanze di vario genere, ma la diagnosi è sempre la stessa: tutto nella norma!
Tranquillizzato per la sua salute, decide di andare in libreria per acquistare differenti edizioni del vocabolario di italiano ed inizia a confrontare il significato di “voltagabbana”, ma nella sostanza scopre che il significato è quello che già conosceva ovvero è “chi cambia con facilità opinione e idee, per opportunismo o per tornaconto personale”. Allora comincia a dubitare che i nostri parlamentari conoscano l’italiano, perché confondono il termine “voltagabbana” con “costruttori” o “responsabili”. A questo punto inizia a cercare nei suoi vocabolari il significato di “inciucio” e anche in questo caso scopre che è proprio quello che conosceva. In origine indicava il “pettegolezzo” e di recente questa parola sta ad indicare “un accordo sottobanco fatto di nascosto” e non "un accordo per formare un governo di salvezza nazionale". A questo punto si rimette a leggere i tanti giornali che ha acquistato, perché gli viene il dubbio che aveva dimenticato quali partiti stanno nel centro sinistra, quali nel centro destra e così via, ma scopre dalle loro dichiarazioni che non lasciano adito a dubbi interpretativi, che ciascuno di loro - dalla propria parte politica - ha dichiarato che non sarebbe possibile conciliare la propria idea di politica e di governo del Paese, con quella degli avversari. Stando così le cose, arriva alla conclusione che non esiste ancora in italiano un termine che definisca la situazione attuale: un accordo sottobanco che allo stesso tempo è fatto alla luce del sole, o meglio delle telecamere per
giustificare l'incapacità di governare il Paese.
Questa breve e surreale storiella, mi sembra che sintetizzi bene l’attuale situazione politica del nostro Paese.
Ritengo però preoccupante il rischio del venir meno della presenza in Parlamento di una maggioranza e un’opposizione, perché nella sostanza quest’ultima sulla carta non esisterebbe quasi più, fatta forse qualche eccezione probabilmente limitata al semplice voto di astensione. Il che significa che tutte le scelte che si faranno a livello nazionale e credo anche a livello locale (Regioni, Comuni), passeranno sulle nostre teste senza l’azione di controllo che spetterebbe all’opposizione e senza che qualcuno cerchi di migliorarle facendo sentire e proprie ragioni di dissenso e ci verranno di conseguenza spacciate come soluzioni da prendere a scatola chiusa, come “necessarie e indispensabili per il Paese”.