L’invenzione della stampa a caratteri mobili Guttemberg (1455) fu una vera e propria rivoluzione rendendo possibile la diffusione dei libri e anche se il primo libro stampato fu la Bibbia (meglio nota come la “Bibbia di Guttemberg”) il quasi contemporaneo schisma protestante, furono causa di forte preoccupazione per la Chiesa. Papa Innocenzo VII (1487) tentò di limitare la diffusione dei libri stampati inizialmente solo a Roma, ma nel 1517 la Chiesa introdusse la censura imponendo “l’Imprimatur” su tutti i libri stampati per avere pieno controllo sulla stampa e la diffusione dei libri. Sotto la stretta vigilanza della Santa Inquisizione potevano essere stampati, distribuiti e letti i libri che nel frontespizio avevano apposto l’imprimatur. La stampa o il semplice possesso di libri senza l’imprimatur comportava gravissime conseguenze, come la scomunica e l’accusa di eresia. Mentre all’epoca nel mondo cattolico era permessa la stampa della Bibbia in latino con l’imprimatur della Chiesa, nei Paesi protestanti si iniziò a stampare la Bibbia in tutte le lingue (volgare) che veniva introdotta clandestinamente nei Paesi Cattolici, ma queste Bibbie venivano spesso intercettate dalla Santa Inquisizione e bruciate. Il Papa Paolo IV preoccupato della diffusione, incaricò i Cardinali inquisitori di redigere l’indice dei libri proibiti (Index librorum prohibitorum) e furono bandite tutte le 61 edizioni della Bibbia all’ora in circolazione proibite e tradotte in volgare. L’indice dei “libri proibiti” fu tenuto aggiornato sino alla metà del XX^ secolo e fu sospeso solo nel 1966 dalla Congregazione per la Dottrina della fede. Per evitare che la Bibbia fosse letta da chiunque si stabilì anche che la lettura della Bibbia potesse essere fata solo da chi era autorizzato dalla Chiesa come i sacerdoti. In Italia la prima bibbia “cattolica” in lingua italiana fu pubblicata solamente nella metà del ‘700 ad opera di Antonio Martini.
Oggi “l’imprimatur” apposto sulla Bibbia sta sostanzialmente ad indicare che la Chiesa Cattolica ritiene corretta la traduzione.