Distinguiamo subito quello che oggi è disponibile e utilizzato da quello che si cerca di sviluppare.

Oggi il problema delle auto elettriche, oltre alla funzionalità legata alla loro autonomia (molto inferiore ai tradizionali motori termici a benzina o gasolio) e ai tempi di ricarica delle batterie, è il loro IMPATTO AMBIENTALE. E’ vero che emettono una quantità di anidride carbonica di molto inferiore ai motori tradizionali (non è vero  invece che non emettono nell’atmosfera anidride carbonica anche se non dotate di tubi di scarico), ma è altrettanto vero che il consumo energetico dell’auto elettrica nel suo ciclo di vita (produzione, utilizzo, manutenzione, smaltimento) è paragonabile a quello di una macchina diesel di ultima generazione. L’inquinamento da energia fossile e quindi simile, spostando però parte dell’inquinamento ambientale nei siti (centrali) di produzione di energia elettrica (prevalentemente alimentate da energia fossile come carbone, petrolio, gas). Per le auto elettriche vi è poi il problema NON secondario dei sistemi accumulo dell’energia, ovvero le BATTERIE che utilizzano litio, cobalto, grafite, ecc.  la cui disponibilità sono in via di  esaurimento non essendo molto diffusi nel pianeta e allocati in aree limitate come il Congo e in alcune

regioni del Sud America. Inoltre per batterie con nichel  litio il riciclo e molto difficolto e complesso  ed è particolarmente difficoltoso per quest’ultime, perché il litio essendo leggero non è riciclato prioritariamente. Nelle auto elettriche si utilizzano centinaia di queste batterie - collegate in serie e in parallelo - la cui durata nominale è mediamente di otto anni, ma nella pratica è di 5 anni e la loro efficienza decresce in questo arco di tempo. Con la diffusione delle auto elettriche  il problema dello smaltimento e  del recupero delle batteria assumerà un peso sempre maggiore, anche perché ben pochi tipi di batterie possono rigenerarsi però con una efficienza e  durata più limitata rispetto a quelle non rigenerate (nuove). … Quindi ad oggi l’auto elettrica credo che possa definirsi  come un “MITO ECOLOGICO”.

La ricerca sta investendo molto sullo sviluppo di nuove batterie più efficienti e che utilizzano materie prime meno rare e più diffuse nel pianeta come il sodio (sodio-ione) , il magnesio (magnesio-ione) e in ultimo il grafene sfruttando le sue proprietà elettriche. … Ma di queste nuove scoperte se ne parla da circa vent’anni senza che ad oggi vi sia stata una loro produzione industriale e quindi diffusione nel mercato. … Probabilmente per alcune problematiche non risolte come ad esempio per le batterie al magnesio che non si è ancora risolto come realizzare un catodo efficiente.