In merito al conflitto appena iniziato tra Russia e Ucraina, credo che una considerazione vada fatta sul comportamento dell’occidente (NATO, USA ed Europa). Mi sembra singolare la “sorpresa” europea per un conflitto annunciato da tempo. Gli USA hanno più volte detto con chiarezza che ci sarebbe stato un attacco russo all’Ucraina e forse il Presidente Russo Putin si è sentito rassicurato ad aguire per la chiara debolezza del Presidente USA Biden. La ipotetica impasse della Nato a non intervenire è dovuta al fatto che l’Ucraina non ne fa parte e le sanzioni più o meno pesanti che saranno applicate alla Russia lasciano un po' il tempo che trovano, nessuna sanzione nella storia ha fermato le guerre e fanno male all’economia del Paese che le riceve, ma anche a quelli che le mettono in atto dando adito a divisioni. Questo “nuvolone” generato dalla crisi Ucraina, penso che nasconda il vero “problema”, ovvero il rischio di un conflitto nel Pacifico per le mire espansionistiche della Cina che vorrebbe annettersi Taiwan, perché in questo caso ritengo probabile che l’America (e i suoi alleati) intervenga militarmente.
Infatti, dopo l’Afganistan e il conflitto Russo-Ucraino, gli USA non possono permettersi di fare da spettatori. La Russia non ha più lo stesso “peso” che aveva nel periodo della cosiddetta “Guerra Fredda”, oggi il vero confronto muscolare è con la Cina, potenza militare ed economica che può essere considerata il vero antagonista degli USA.
In tutta questa complicata storia però l’Europa ne esce malissimo come un insieme di Stati poco ininfluenti nello scacchiere internazionale