Credo che finita questa “quarantena” dovuta al Coronavirus, il problema sarà trovare le risorse finanziarie per garantire i servizi, sviluppo, stipendi, pensioni, ecc. .
L’Italia ha già un debito pubblico enorme pari a circa 2.400 miliardi di Euro al febbraio 2020, debito sempre in crescita negli anni malgrado i moti sacrifici imposti ai Cittadini (Legge Fornero, ecc.), basta ricordare che il rapporto PIL/ debito pubblico è salito dal 101,9% del 2005 al 138.8% nel 2019.
Anche se attualmente vi è disponibilità dell’Europa a superare i vincoli imposti per contenere il valore del rapporto PIL/Debito Pubblico è da mettere in conto che terminato questo periodo particolare, le stime ci dicono che il debito pubblico italiano salirà del 160%-170% con un calo del PIL del 10% (stima Confindustria). Per cui è da chiedersi: l’Italia come pagherà o meglio come garantirà i sui debiti? Come farà a rientrare all’interno di prestabiliti valori del rapporto PIL/ debito pubblico avendo come moneta l’Euro? Dove prenderà le risorse economiche per garantire i servizi e lo sviluppo del Paese? Chi ad oggi ci ha detto come si farà?
Questo credo è il nodo politico principale che segnerà il destino del nostro Paese. E’ una pia illusione immaginare interventi del tipo “Piano Marshall” (piano di aiuti stanziati dagli USA nel dopoguerra per la ricostruzione dell’Europa), perché finita questa pandemia, quale Paese o Istituzione mondiale o europea sarà in grado di sostenere economicamente interventi su grande scala che interesserebbero i molti Paesi in difficoltà?