Tra il maggio e il novembre 1933 si aprì a Chicago l’esposizione internazionale dedicata al progresso scientifico e tecnologico al fine di rilanciare gli USA dopo la Grande Depressione.
L’Italia fu uno dei pochi paesi che impegnarono molte risorse per far conoscere al Mondo il suo contributo allo sviluppo scientifico e tecnologico. Fu un memorabile successo per l’Italia. Il Padiglione Italia fu visitato da un numero incredibile di visitatori e addetti Stampa. L’Italia mise in mostra le sue scoperte scientifiche e tecnologiche e non a caso supervisore del Padiglione Italiano fu Guglielmo Marconi che mise in esposizione i suoi apparecchi unitamente al clinico di fama internazionale Bompiani (Il Padiglione Italia fu progettato dall’arch. Italiano residente a Chicago A. Caprato). Il grande successo del Padiglione Italia fu dovuto anche al fatto che all’Expo di Chicago fu collegata la famosa Trasvolata Atlantica degli idrovolanti di Italo Balbo che al suo arrivo fu accolto in America come un vero e proprio eroe. Fu un periodo in cui gli italiani d’America si sentirono riscattati e al pari degli americani. Il successo dell’Expo fu tale che la sua durata fu prorogata anche per l’anno successivo (1934). Se facciamo il confronto con l’Expo2015 di Milano, dove si sono messe in mostra i soli prodotti alimentari, c’è onestamente da riflettere, anche perché solo 5 anni prima a Shangai (2010 Cina) c’era il fior fiore della tecnologia e dell’innovazione.