Il Monumento a Vittorio Emanuele II, meglio noto come il Vittoriano (dove oggi riposa il Milite Ignoto) fu progettato dall’architetto Giuseppe Sacconi, nato a Montalto delle Marche nel 1854.
Furono pubblicati due bandi per la scelta del progetto del Monumento. Il primo pubblicato nel 1880 fu vinto da H.P.Nènot (Foto A), ma da subito sorsero numerose discussione all’interno della Commissione appositamente nominata per la scelta del progetto, soprattutto per i costi dell’opera e per il suo impatto nel tessuto urbano di Roma. Queste problematiche ed altri fattori, portarono alla decisione di pubblicare un secondo bando di concorso nel 1882 , vinto dall’architetto marchigiano Giuseppe Sacconi (Foto B) esponete marchigiano della corrente neoclassica.
Il Sacconi progetto e diresse i lavori del Vittoriano sino alla sua morte nel 1905, lavori che proseguirono in un primo momento dai sui collaboratori (P. Passerini, A. Cozzo e C. Crimi), per poi essere portati a termine da C. Koch, M. Manfredi e P. Piacentini.
La prima pietra del monumento fu posata nel 1885, ma quasi subito il Sacconi dovette modificare il progetto per problemi di fondazione. A lui è da attribuire la “plastica” della facciata e la scelta in corso d’opera di prevedere sotto la statua a Vittorio Emanuele II, l’inserimento di un’area votiva alla Nazione Italia. Inoltre scelse personalmente gli artisti che incaricò per realizzare le scultore che arricchiscono il monumento.
In occasione dell’esposizione Internazionale di Milano (1906) fu esposto al pubblico il progetto dell’arch. Sacconi.
Il Vittoriano fu inaugurato nel 1911 in occasione del 50^ anniversario della nascita dello Stato italiano nel 1921 al Vittoriano fu traslata la salma del Milite Ignoto.