In Italia il legislatore (Governo Monti) anticipò il termine ultimo per la convertibilità della Lira in Euro dal 28 febbraio 2012 al 6 dicembre 2011 con il D.L. 201/2011 con decorrenza IMMEDIATA.
La Corte Costituzionale nel 2015 ha dichiarò la norma incostituzionale ripristinando la scadenza originaria. Scaduto il temine ultimo per la convertibilità della Lira in Euro, la Banca d’Italia versò al “Bilancio dello Stato” il controvalore delle banconote in circolazione pari a circa 1,2 miliardi di Euro. Era il periodo in cui fu varata la riforma Fornero (6 dicembre 2011) e in quell’occasione Anna Finocchiaro (Presidente del gruppo del PD al Senato) dichiarò: “Questa è una manovra che consente di far andare l'Italia a testa alta in Europa, perché dimostra quanto interesse, rigore e lealtà l'Italia stia mettendo per raggiungere obiettivi indispensabili per aiutare se stessa e l'Europa a superare la crisi"!
Ma se l’Italia, come altri Paesi europei, NON permette più la convertibilità della Lira in Euro (dal 28 febbraio 2012), altri nove Paesi, tra cui la GERMANIA hanno mantenuto la convertibilità della loro moneta SENZA alcuna SCADENZA (Austria, Paesi Baltici, Lussemburgo, Slovenia, Slovacchia e Irlanda)!
Il MARCO tedesco è quindi convertibile e viene ancora utilizzato in Germania. Si stima che i Marchi in circolazione siano 13 MILIADI per un controvalore in Euro pari a 6,5 MILIARDI.